Mi capita spesso di parlare di stile di vita, di buone o cattive abitudini e così via.
Le persone tendenzialmente trovano un sacco di scuse per non fare le cose che dicono di voler fare o di cui potrebbero grandemente beneficiare in termini di qualità della vita, a causa della pigrizia.
Ad esempio molto raramente, per non dire quasi mai, il motivo per cui le persone non fanno attività fisica (non mi riferisco all’attività agonistica ma alla semplice attività fisica per stare in salute) è perché non hanno tempo.
Il più delle volte il problema è di tipo organizzativo e soprattutto di mancanza di voglia.
La verità è che il cervello dell’essere umano è programmato per la sopravvivenza, non per l’eccellenza e la felicità, per cui tende a boicottare la maggior parte delle nostre iniziative al fine di risparmiare energie “per combattere o fuggire” che sono le “attività fisiche” legate alla nostra memoria ancestrale e istintivamente concepite dalla mente umana. Il nostro cervello svolge il suo lavoro egregiamente e tende quindi a scegliere le cose più semplici e meno faticose che ovviamente non sono le più giuste per ottenere i migliori risultati possibili e vivere la vita che si desidera anziché semplicemente sopravvivere.
Sta a noi allenarlo!
Una strategia che ritengo particolarmente interessante per superare questo ostacolo è quella di fare in modo che la sana abitudine che desideriamo diventi parte integrante della nostra vita, si trasformi in una procedura abituale come lavarsi i denti o fare la doccia (augurandomi che queste siano già procedure abituali!), eliminando così il concetto di opzione ovvero di scegliere tra fare o non fare.
Mi spiego meglio, per quanto mi riguarda io non decido ogni giorno se allenarmi o non allenarmi, non si tratta di un’opzione.
Ho deciso molto tempo fa che l’allenamento costante fosse parte integrante e imprescindibile della mia vita.
Quando non facevo triathlon e non mi allenavo per le gare Ironman, comunque mi allenavo 4 o 5 volte a settimana in modo diverso e con lo scopo di stare bene, sentirmi sana e in salute, essere in forma, forte ed energica.
Prima ancora giocavo a pallavolo e mi allenavo ogni giorno per dare il meglio di me in campo.
Se mai decidessi di smettere con il triathlon continuerei comunque ad allenarmi per altri obiettivi o con altro scopo.
Allenarsi per me non è un’opzione, è una procedura abituale, è qualcosa che desidero faccia parte di me e della mia vita.
Lo stesso discorso vale per il cibo.
Non ho mai fatto diete e non ho neanche mai rinunciato ai piaceri della tavola.
La mia procedura abituale è quella di mangiare in modo salutare (e comunque gustoso poiché le due cose possono convivere egregiamente) perché mi fa stare bene, mi fa sentire bene e mi fa allenare meglio. Poi di tanto in tanto faccio anche degli “stravizi” ma ciò che conta è la quotidianità, la procedura abituale, non le eccezioni!
E tu cosa desideri trasformare da opzione in procedura abituale?