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“SE VUOI ESSERE IL MIGLIORE DEVI AMARE LA FATICA”

“Se vuoi essere il migliore devi amare la fatica” ha esordito così Carlos Alcaraz alla fine del match contro Sinner nella semifinale a Roland Garros.

E’ una frase detta da Alcaraz che condivide sicuramente anche Sinner e ha espresso in vario modo lo stesso concetto ad esempio sottolineando l’importanza che ha il duro lavoro.

Questo concetto relativamente alla fatica ha delle vere e proprie basi scientifiche che hanno a che fare con il sistema dopaminergico. Vediamo di cosa si tratta.

La dopamina è un importantissimo neurotrasmettitore coinvolto in numerose funzioni cerebrali tra cui il movimento volontario, la motivazione, il piacere, l’apprendimento, la memoria e molte altre. Il funzionamento del sistema dopaminergico è coinvolto anche in patologie quali la depressione, il Parkinson, la schizofrenia.

Come avviene per la stragrande maggioranza delle cose che riguardano la nostra vita la buona notizia è che in qualche modo noi possiamo agire anche per quanto riguarda il buon funzionamento del sistema dopaminergico e andiamo a vedere come, cosa possiamo fare.

Prima cosa stabilisci obiettivi sfidanti, motivanti e allo stesso tempo che siano realistici, fattibili che non significa che devono essere facili, tutt’altro, il tema è che è difficile e faticoso vuol dire possibile quindi devono essere obiettivi che sono sicuramente impegnativi e allo stesso tempo si possono realizzare grazie al duro lavoro.

Una volta stabilito l’obiettivo il secondo punto importantissimo è la visualizzazione vivida del tuo successo in modo dissociato così da mantenere il desiderio; includi nella visualizzazione il percorso che ti condurrà verso il risultato inserendo anche tutto il sacrificio, la fatica, gli imprevisti che dovrai gestire per raggiungerlo.

Numero 3 e qui torniamo a quello che diceva Alcaraz e che ha espresso in più occasioni anche Sinner, ovvero concentrati sul processo non solo sul risultato il che significa che devi imparare ad amare quella fatica, quel sacrificio ad abbracciarla, ad accoglierla perché la fatica è un mezzo e se ci pensi bene è proprio quel mezzo che ti condurrà a raggiungere ad ottenere i risultati che desideri.

Quarto punto, suddividi il grande obiettivo in obiettivi più piccoli e premiati se pur con moderazione al raggiungimento degli stessi.

Quinto ed ultimo punto ma non per ordine d’importanza, segui un’alimentazione equilibrata e salutare e aggiungo un particolare molto importante: includi nella tua alimentazione cibi che contengono tirosina e fenilalanina che sono gli aminoacidi precursori della dopamina.

A questo punto non ti resta che iniziare ad allenare il sistema dopaminergico e anche in questo caso come sempre non si tratta di pensare positivo ma di pensare in modo costruttivo!

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