Hai presente Rocky? Ecco spiegata la resilienza.
Certo per coltivarla non è necessario prendere tanti pugni però l’esempio spiega bene il concetto.
Essere resilienti non significa evitare il dolore o la sofferenza, ma piuttosto affrontarli con coraggio e determinazione.
È la capacità di piegarsi senza spezzarsi di fronte ai pugni che la vita ogni tanto tira, rialzandosi più forti e più esperti.
La resilienza ci permette di trasformare le nostre esperienze negative in occasioni di apprendimento e di crescita personale, professionale o sportiva.
Ecco alcuni fattori che favoriscono la resilienza:
- Ottimismo: la capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno.
- Autostima: la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
- Flessibilità: la capacità di adattarsi ai cambiamenti.
- Social support: il sostegno di amici, familiari e persone care.
La resilienza è una competenza che si può sviluppare con il tempo e la pratica.
Ma come possiamo coltivarla nelle nostre vite?
- Impara ad essere consapevole di te stesso e delle tue emozioni. Essere consapevoli di pensieri, abilità ed emozioni è la base di partenza per gestire lo stress e mantenere una prospettiva costruttiva anche nelle situazioni più difficili.
- Accetta che “la vita non è quella che dovrebbe essere, la vita è quella che è. E’ come la affronti che fa la differenza” (V. Satir).
- Scegli bene di chi circondarti. Sviluppa una rete solida di amici, familiari e professionisti, persone di cui hai stima e fiducia che possano darti sostegno o fornirti aiuto durante i momenti difficili.
- Pratica la flessibilità mentale, cercando di adattarti alle circostanze mutevoli anziché resistervi. Ricorda che anche le situazioni più difficili possono portare opportunità di crescita e trasformazione.
- Ricorda che, qualunque siano le circostanze, c’è una cosa che puoi sempre scegliere e dipende unicamente da te: l’atteggiamento che decidi di mettere in campo.
Buon lavoro!
