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BUONE E CATTIVE DECISIONI: QUANTO INCIDE LA “FELICITA”’?

By 26 Febbraio 2020 Luglio 17th, 2020 No Comments

Nel 1962 il neuroscienziato statunitense Paul MacLean coniò la Teoria del Cervello Trino o dei Tre Cervelli con lo scopo di descrivere le funzioni evolutive dell’encefalo. In base a questa teoria il cervello sarebbe suddiviso sostanzialmente in tre zone:

  1. Cervello Rettiliano: la componente più antica ed espressione principale dell’istinto di sopravvivenza, dei bisogni fisiologici e del comportamento sessuale.
  2. Cervello Limbico o Emotivo o Paleo Mammaliano: vive di emozioni, sensazioni e passioni; qui gioca un ruolo fondamentale l’amigdala che gestisce il processo di memorizzazione degli eventi collegati alle emozioni forti. Questa è la zona del cervello che incide fortemente sulle scelte e sulle decisioni.
  3. Cervello Neocorticale o Neo Mammaliano o Razionale: gestisce la razionalità, le capacità logiche di apprendimento, la pianificazione a lungo termine, le idee, la capacità di problem solving, la comunicazione interna ed esterna. Occupa il 90% della superficie cerebrale eppure ha un potere molto limitato rispetto alle altre due componenti. Questa è la parte in cui esiste il linguaggio.

Oggi molti sostengono che questa teoria sia superata tuttavia, che esista o meno la suddetta tripartizione, quello su cui mi interessa focalizzare l’attenzione è il legame innegabile esistente tra alcuni meccanismi.

Rifletti un istante: Cosa spinge una persona ad agire? Cosa spinge una persona a prendere una determinata decisione? Cosa spinge una persona a fare una determinata scelta? Probabilmente stai pensando: “Dipende!”

Certamente è importante contestualizzare ma se ci pensi bene c’è una “cosa” che accomuna oserei dire tutte le decisioni che gli esseri umani prendono e questa “cosa” è lo Stato d’Animo. Le persone prendono decisioni, fanno delle scelte e agiscono in base a ciò che provano e vivono in un determinato momento e pensando al risultato che immaginano o si aspettano di ottenere proprio a seguito di quelle decisioni e scelte.

Dunque se una persona si sente depressa, triste, arrabbiata, in collera e così via, quanto buona potrà mai essere una decisione presa in balia di questo Stato d’Animo? Direi decisamente poco buona per non dire dannosa o fallimentare!

Tuttavia ci sono momenti della vita, soprattutto in ambito professionale, in cui non possiamo esimerci dal prendere decisioni anche molto importanti, anche quando il mondo intero sembra crollarci addosso.

Dunque come si può fare?

In verità ci sono davvero un’infinità di cose che si possono fare per arginare e ridurre al minimo questo tipo di problemi. Il tema è ampio e complesso ma in questa sede vorrei semplificarlo quanto più possibile.

Quanto più siamo felici tanto migliori saranno le decisioni che prenderemo e le scelte che faremo. Ebbene sì, il segreto della felicità è la felicità stessa! Magari starai pensando “Grazie Sara, hai scoperto l’acqua calda!” Ok, ti darò qualche informazione in più per fare maggior chiarezza.

Il termine “felicità” in PNL (Programmazione Neuro Linguistica) è una nominalizzazione come sa chi ha preso la straordinaria decisione di frequentare il corso PNL Practitioner erogato da Ekis, uno di quei corsi che ti forniscono gli strumenti per cambiare realmente la tua vita (lo dico per esperienza personale) …ma questo è un’altro discorso (e se vuoi info in merito scrivimi in privato).

Dicevamo, “felicità”!

Se ci pensi bene la felicità in se non esiste, non è una cosa, è piuttosto un’emozione, una sensazione che si prova facendo delle cose, associata a determinate azioni.

Dunque più cose fai che ti piace fare, più cose fai felicemente (o a mente-felice 😉), più ti senti felice, più sei felice.

Faccio qualche esempio pratico:

  • Ogni volta che sto con mio marito Claudio sono felice.
  • Ogni volta che mi alleno (pur facendo tanta fatica) sono felice.
  • Ogni volta che partecipo ad un Ironman sono felice.
  • Ogni volta che pianifico la partecipazione ad un Ironman sono felice.
  • Ogni volta che faccio Coaching sono felice.
  • Ogni volta che trascorro del tempo con gli amici.
  • Ogni volta che vedo la mia famiglia sono felice.
  • Ogni volta che faccio un giro in moto sono felice.
  • Ogni volta che penso a tutto ciò che mi rende felice sono felice…

E così via… potrei andare avanti parecchio e aumentare anche il grado di dettaglio.

In sostanza, ho individuato tante cose che amo fare e ho impostato la mia vita su tutte quelle cose, un tempo lo facevo inconsciamente e funzionava ugualmente se pur a tratti, adesso che conosco molti meccanismi e processi mentali sempre grazie allo studio e (soprattutto) alla pratica della PNL, lo faccio consapevolmente dunque prendo decisioni e agisco al fine di impostare la mia vita facendo tantissime cose che amo fare e che quindi faccio felicemente. Anche il lavoro ovviamente!

Sembra banale ma non lo è affatto visto che nella maggior parte dei casi le persone non sanno cosa desiderano realmente e tanto meno cosa le fa sentire felici.

Quello che ti suggerisco è di farti questa domanda: cosa ti piace fare?

Dopo di che, chiediti: di tutte quelle cose che ti piace fare, quali fanno parte della tua quotidianità?

Aumenta il tempo dedicato alle cose che ti piace fare durante ogni singolo giorno e in questo modo manterrai alto il tuo “livello di felicità” in maniera costante.

Sì lo so che sei molto impegnato/a, tutti lo siamo… è una questione di priorità e pianificazione! C’è forse qualcosa di più prioritario della tua vita nella tua vita? C’è qualcosa di più prioritario del prendere delle buone decisioni non solo nel breve ma anche nel lungo periodo?

Quello di cui sto parlando è di dedicare almeno una piccola % del tuo tempo durante la giornata alle cose che ami fare, questo ti aiuterà anche ad aumentare la concentrazione nei momenti in cui la concentrazione serve… se ciò rappresenta per te un grande problema allora domandati “come posso fare a ritagliarmi del tempo da dedicare alle cose che amo fare?”.

Ricorda che questo aumenterà non solo la probabilità di prendere delle buone decisioni ma anche la tua produttività e quella delle persone che lavorano con te e per te!

La felicità è una questione di decisioni e azioni, dunque non ti auguro solo di essere felice ma di agire facendo in modo di essere felice!

Buon lavoro!

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