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LA QUALITÀ DELLA VI(S)TA

In questi giorni mi è successa una cosa davvero “bizzarra” sulla quale ho pensato valesse la pena fare qualche riflessione.

Sono nata astigmatica, parecchio astigmatica, con una carenza di 4 diottrie all’occhio destro e 3,5 all’occhio sinistro.

Insomma diciamo che la vista non è mai stata una delle mie qualità migliori.

L’astigmatismo è una deformazione della superficie dell’occhio (cornea) o un’alterazione delle strutture interne del bulbo oculare, non un mal funzionamento, proprio un problema di forma e struttura. L’astigmatismo di grado medio/elevato come il mio è generalmente congenito e subisce lievi variazioni nel corso della vita.

Questo almeno è ciò che solitamente succede e che si legge nei libri.

Si dice anche che le operazioni fatte con il laser, contrariamente a quanto avviene per la miopia, non sempre vanno a buon fine e non sempre permettono di rinunciare agli occhiali; si tratta comunque di operazioni più complicate rispetto a quelle per correggere la miopia.

Da bambina ho portato tanto gli occhiali perché fino ad una certa età c’era il rischio di peggioramento poi dopo l’età dello sviluppo mi è stato detto che l’astigmatismo in se per se non poteva più peggiorare in modo significativo e che c’era al limite la possibilità di lievi miglioramenti. Mi era anche stato detto che se non avessi avuto la effettiva necessità di portare sempre gli occhiali, questo avrebbe contribuito ad allenare la mia vista con qualche possibilità in più di miglioramento.

Fatto sta che a me gli occhiali non piacevano ed erano decisamente scomodi anche per fare sport (da sempre parte integrante e fondamentale della mia vita) quindi onestamente non li ho mai portati gran che se non per studiare e lavorare al computer o leggere. Non ho mai avuto neanche l’obbligo di portare le lenti alla guida. Quando ho terminato gli studi, ho diminuito ulteriormente l’utilizzo degli occhiali tranne per lavorare al computer pur alternando momenti con e momenti senza anche in questo caso.

6 anni fa avevo rifatto gli occhiali e l’occhio sinistro era migliorato di 0.5 diottrie quindi non mancavano più 3,5 diottrie ma solo 3… un miglioramento interessante!

Ultimamente mi sembrava di vedere piuttosto male con gli occhiali, tanto che spesso li mettevo per lavorare e poi dovevo toglierli. E così ho pensato che il Natale poteva essere un buon momento per cambiarli.

Sono andata dall’ottico, gli ho raccontato la mia situazione e la prima cosa che mi ha detto è stata… “sarà peggiorata!” …grazie! Il solito ottimismo!

Io invece credevo esattamente il contrario anche perché negli ultimi anni ho fatto tante scelte, anche molto difficili e impegnative, che mi hanno portato oggi (da un paio d’anni e soprattutto nel 2019) ad un significativo miglioramento della qualità della mia vita!

Mi hanno fatto una visita di circa un’ora davvero molto accurata e con più macchinari perché non riuscivano a spiegarsi come fosse possibile quello che stavano riscontrando… Hanno dubitato anche di ciò che gli avevo raccontato relativamente alla mia gradazione e così il giorno dopo ho portato vecchi occhiali e vecchia documentazione.

La mia vista ha fatto un miglioramento incredibile, quasi impossibile a quanto dicono… l’occhio destro è passato da una carenza di 4 diottrie all’occhio destro a 2,75 e da 3 all’occhio sinistro a 1 per altro compensate da altri valori modificati che mi fanno vedere decisamente meglio!

Gli ottici non si spiegano come sia potuto accadere visto che anche con le operazioni è difficilmente correggibile questo difetto dell’occhio.

Io me lo spiego e lo attribuisco a tutto ciò che quotidianamente faccio per dare alla vita il valore che la vita merita e renderla qualitativamente migliore ogni giorno!

E tu quanto valore dai alla tua vita? Cosa fai per migliorarne la qualità ogni giorno?

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