Tra le tante tematiche che mi affascinano e che hanno intrinsecamente a che fare con il Mental Coaching pur sembrando apparentemente temi completamente diversi c’è la fisica quantistica.
In questo periodo sto lavorando moltissimo al computer su documenti, presentazioni, progetti in via di sviluppo e così via. Mi serve studiare continuamente, voglio studiare e amo studiare, purtroppo il tempo è sempre quello che è ma questa non può essere una scusa per tralasciare le buone abitudini e allora si adottano vari stratagemmi tra cui la lettura veloce (che ancora così veloce non è, c’è bisogno di allenamento anche per questo!) e altre cose tipo i podcast di Spotify che ho scoperto da poco grazie al suggerimento “casuale” di un amico.
Qualche giorno fa mentre mi allenavo ne ascoltavo uno grazie al quale ho imparato e approfondito alcuni concetti davvero interessati e così ho pensato di scrivere qualche riga per abbattere un po’ di paletti relativamente a certe convinzioni limitanti che possono interferire nella vita di chiunque… tipo quelle che molte persone chiamano “casualità”.
Ti sarà capitato di ricevere una telefonata esattamente nel momento in cui stavi pensando a quella persona, di avere la sensazione di sentire in che momento si trovava una persona lontana o che ti accadesse quella cosa proprio nel momento in cui avevi bisogno che accadesse, come spieghi queste “coincidenze”?
Proprio qualche giorno fa rispondevo ad un messaggio di una mia cliente che mi diceva di essere pronta a lavorare su se stessa e che era proprio una “gran fortuna” avermi già sulla sua strada. La mia risposta è stata che “la fortuna è una cosa decisamente sopravvalutata” e che “nella maggior parte dei casi si tratta di un susseguirsi di azioni, scelte, decisioni, energie direzionate che portano ad un determinato risultato”.
Dire che certi accadimenti sono semplici casualità è riduttivo anche perché se ci pensi bene non capitano così raramente nel corso della vita!
In effetti esiste una specie di spiegazione a questi incroci di energie data dalla fisica quantistica, si tratta dell’Entanglement (intreccio) Quantistico di cui è stata prodotta un’immagine per la prima volta lo scorso luglio ed è quella che vedete qui.
L’Entanglement Quantistico si manifesta quando due micro particelle sono intrinsecamente collegate e questa unione ha effetti sul sistema fisico: qualsiasi azione o misura sulla prima ha un effetto istantaneo anche sulla seconda (e viceversa) anche se si trova a distanza. In questo caso gli autori hanno fotografato l’entanglement fra due fotoni che interagiscono e per un istante condividono lo stesso stato fisico pur essendo a distanza (fonte wired.it luglio 2019).
Mi rifaccio ad un ulteriore esempio che ho letto in un articolo su focus.it e che mi è sembrato piuttosto chiaro: prendiamo 2 fotoni in una sovrapposizione di stati (cioè l’insieme di tutti i possibili stati in cui i fotoni possono trovarsi prima che vengano misurati) e pensiamoli come 2 monete che girano all’infinito mostrando entrambe le loro facce (testa e croce, rappresentano per semplificare tutti i possibili stati) e immaginiamo di sottoporli all’”entanglement” (cioè una qualche interazione/contatto tra loro) per poi portarli ai lati opposti dell’universo. Se effettuiamo poi una misurazione su uno dei due fotoni (moneta) e otteniamo ad esempio testa, anche l’altra moneta istantaneamente cessa di trovarsi in uno stato indeterminato e se la misuriamo il risultato sarà testa come se le due particelle fossero in una sorta di “contatto telepatico” in quel determinato istante.
Affascinante non credi?
Dunque semplificando notevolmente questi concetti è come dire che esiste una sorta di connessione e relazione di causa ed effetto che in qualche modo “collega” tutto e tutti.
Non si tratta del caso, di coincidenze o altro, si tratta di energie e connessioni che trovano in qualche modo fondamento addirittura nella fisica quantistica.
La mia personale opinione?
Ognuno di noi può avere ed ha un fortissimo impatto sulla propria esistenza e su quella delle persone che lo circondano, ognuno di noi è artefice del proprio destino purché ne abbia consapevolezza e si prenda la responsabilità delle proprie azioni.
Sta in noi decidere se quell’impatto sarà positivo e fruttifero oppure sterile o ancora peggio dannoso.
Buone riflessioni!